Da dove nasce l'idea
"E’ bizzarro il nome “scultura 3D” per descrivere un’opera d’arte, in quanto per sua natura qualsiasi scultura è già tridimensionale. In questo caso la parola 3D indica che la scultura è stampata in 3D con la classica tecnica a FDM. L’idea nasce dalla voglia di sperimentare nel mondo del graffiti writing, abbandonando momentaneamente il mio classico stile “wild-style” per provare qualcosa di nuovo, qualcosa di mai provato prima.
E’ così che iniziai a disegnare lettere tridimensionali, la cui forma distruggeva la classica composizione della lettera per creare qualcosa di nuovo, che avesse una forma e un peso proprio. Le lettere cominciarono così ad astrarsi e a comporsi in nuove forme plastiche, fondendosi tra loro fino a creare un vero e proprio solido.
Da questi sketch e da alcune prove su muro venne l’idea, ovvero provare a fondere le mie competenze da designer e maker con quelle da graffiti writer, per ottenere qualcosa di nuovo e mai visto prima nella scena artistica italiana." - A. Belotti
Il processo creativo
"Tutto parte dallo sketch manuale su carta, il supporto che per eccellenza mi permette una vera e genuina espressione delle idee. Una volta ultimato, lo sketch viene fotografato ed inserito in un software per la modellazione 3D (Rhinoceros per i più avvezzi), per cominciare a tracciare le linee di costruzione dell’opera.
Questo lungo processo richiede diverse giornate di lavoro, in quanto le forme astratte e artistiche disegnate su carta, che non tengono conto della “fisica” della scultura, devono essere tramutate in vere e proprie forme solide, capaci di reggersi l’una con l’altra e soprattutto stare in equilibrio. Ogni pezzo delle mie sculture è separato da quelli accanto che presentano un colore diverso, questo per facilitare la procedura di colorazione, ma anche per accentuare ancor più il senso di “composizione” vera e propria dei vari pezzi.
Una volta modellata la scultura, vi è una lunga parte di “ingegnerizzazione” delle parti, ovvero l’aggiunta di incastri maschio-femmina non visibili alla vista che permettano ai vari pezzi di rimanere solidali gli uni agli altri. In questo modo si garantisce la perfetta stabilità dell’oggetto 3D.
Dopodichè, si procede alla stampa 3D, di cui parlo più approfonditamente in questa pagina.
Dopo la stampa vi è la procedura di scarteggiatura, e poi ancora di stuccatura dei difetti e verniciatura (2 passate), in questo modo ogni pezzo avrà una finitura liscia e opaca, fino a sembrare un oggetto renderizzato."