Perché faccio Graffiti?
"Ho iniziato a dipingere ad undici anni, colpito più dai colori forti dei graffiti che dal vero senso del farli. Solo col tempo ho imparato ad apprezzare ed evolvere lo stile delle mie lettere, studiandone i minimi dettagli e le composizioni sempre più astratte.
Era un qualsiasi giorno primaverile del 2006, ero a Milano con la mia famiglia, e nel cercare parcheggio, finimmo sotto ad un enorme murata completamente dipinta da enormi lettere gialle e arancioni.
Quell’enorme scritta mi fece rimanere talmente stupito che, una volta tornato a casa, sentii subito la necessità di provare a copiarla su carta. Non avevo la minima idea di cosa stessi facendo, eppure sentivo di dover scrivere, nella maniera più creativa possibile, qualcosa. Scrissi XETSR, che evidentemente al tempo mi sembrava una cosa davvero da fighi da scrivere. Da quel giorno non smisi più, e passai ogni sera libera piegato sui fogli di carta a provare e provare nuove lettere, forme ed incastri. Dalla carta passai ai muri del box, e poi delle fabbriche abbandonate, per arrivare fino ad oggi." - A. Belotti
Cosa sono i graffiti e da dove deriva questa cultura?
"Spesso si confondono i Graffiti con la Street art, solo per il fatto che in entrambi i casi spesso si usano gli spray e il supporto è un muro, ma non è affatto così.
La street art è un movimento artistico, una forma d’arte povera e “rozza” che inserisce un significato ben preciso in ciascuna sua opera. Le tele e i muri fatti a street art non sono solo decorativi, ma sono altresì portatori di concetti profondi o ermetici.
Il Graffiti-Writing non è assolutamente questo, o almeno, non nasce in questa forma. Fare graffiti è qualcosa di puramente sensoriale, si vive l’emozione dell’illegalità, si marchia il territorio con il proprio nome il più frequentemente possibile e si studiano le lettere della propria TAG, per fare graffiti che siano riconoscibili “nella zona”. Questa cultura è parte di una cultura molto più ampia, chiamata Hip Hop, che ad oggi purtroppo sta andando pian piano perdendosi: l’Hip Hop si compone di 4 discipline principali, che sono Breaking, DJing, Rap e Graffiti Writing, insieme queste arti animavano le feste nei quartieri “neri” degli anni 70, e spesso erano una vera forma di protesta contro il potere ed i soprusi che le persone di colore subivano in America." - A. Belotti
La mia idea di Graffiti Writing
"Ho sempre avuto profondo rispetto per la cultura Hip Hop, ho sempre guardato con ammirazione i Writer più bravi di me, quelli che riuscivano con le bombolette a creare parole e disegni spettacolari sul muro, mentre ho sempre tenuto le distanze dal mondo dei graffiti illegali, in quanto la fretta e l’ansia di completarli non mi permetteva di raggiungere i risultati che volevo ottenere.
Dunque la mia è idea di graffiti è molto vicina al mondo dell’arte, difatti studio costantemente lettere e composizioni di lettere, esasperandole fino alla scultura o alla stampa 3D, per ottenere risultati nuovi e fondere le mie conoscenze di design con questa cultura." - A. Belotti
Sangue Blu Crew e la scena Milanese
"Queste esperienze di strada, se condivise con un gruppo affiatato, sono ancora più intense e piacevoli. Da sempre i writer si sono raggruppati in “crew”, ovvero gruppi dove i membri hanno un forte legame di amicizia o un particolare interesse artistico che li lega. La crew di cui faccio parte dal 2018 si chiama SangueBlu Crew, dal titolo di una celebre canzone dei Club Dogo, e operiamo nella zona di Milano Nord.
Tutta Milano è suddivisa in “territori”, cioè settori in cui ciascuna crew può dipingere senza calpestare l’operato altrui, e vivere quindi in pace con gli altri writer. In particolare la divisione delle zone su Milano è data dalla disposizione dei Free Wall, ovvero i 100 muri liberi che il comune ha messo a disposizione per dipingere senza essere denunciati.
Circa 1 volta al mese ci si riunisce con la crew e si progetta la nuova murata, decidendo tema e colori da usare e come disporsi sul muro, per creare il miglior risultato possibile. Di seguito lascio un video del mio canale youtube dove si vede l’intero processo di realizzazione di una grande murata, composta dai me e dai miei soci Siret, Siler, Wolf2 e Smek." - A. Belotti